Interpretare, comprendere, comunicare
Victoria Welby
Introduzione, traduzione e cura di Susan Petrilli
Alla questione dell’interpretare, comprendere e comunicare Victoria Welby dedica l’intera sua ricerca, con particolare interesse per il rapporto tra senso e valore, sviluppando i suoi studi in dialogo con figure di rilievo quali Charles K. Ogden, Bertrand Russell, Charles S. Peirce, Giovanni Vailati.
Il significare non è confinabile all’interno di sistemi di segni, di linguaggi, di lingue, di campi di discorso, ma, al contrario, tanto più può essere sviluppato, valorizzato e reso rigoroso quanto più esso avviene tramite l’attraversamento di ambiti e di settori precostituiti. Ne sono esempio i vantaggi che si possono trarre dalla traduzione all’interno della stessa lingua; il ricorso all’uso di metafore; il ruolo del contesto extraverbale e dei segni non-verbali nel linguaggio verbale. L’obiettivo della ricerca condotta da Welby è quello di pervenire alla piena consapevolezza delle possibilità d’impiego delle risorse del significare.
Il libro, a cura di Susan Petrilli e con un suo saggio introduttivo, raccoglie alcuni tra i testi più significativi di Welby.
Victoria Welby (1837-1912), con i suoi numerosi scritti e soprattutto con What is Meaning? (1903) e Significs and Language (1911), ha notevolmente contribuito agli sviluppi attuali della semiotica e della filosofia del linguaggio a livello internazionale.
Susan Petrilli è professore associato di Filosofia e Teoria dei linguaggi nell’Università di Bari, dove insegna Semiotica e Semiotica della traduzione. Per i nostri tipi ha tradotto Thomas A. Sebeok, Segni. Una introduzione alla semiotica (2003) e ha partecipato con un saggio sulla traduzione al volume collettaneo a cura di S. Gensini, Manuale della comunicazione (6a rist. 2006).
Copertina
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