Il fondo e la forma. La semiosi, la semiotica, l'umano
Cosimo Caputo
Pensa MultiMedia, Lecce-Brescia 2010, pp. 198.
Nella descrizione dei fenomeni segnici, la semiotica glossematica di Louis Hjelmslev pone la questione della sostanza-materia semiolinguistica in stretta connessione alla questione della forma: invece della loro opposizione escludente pone la loro opposizione partecipativa. La semiotica deve includere nel suo ambito l’istanza materiale dei segni, la loro corporeità, rendere conto delle incidenze del fondo sulla forma per avere una presa sulla realtà. Il colore dell’acqua marina «deriva dal riflesso del fondo sulla superficie, ed è là che occorre passeggiare» (Roland Barthes).
Il corpo “fa segno”, esprime contenuti passionali, razionali, forme di vita, ed è segno; è corpo semiosico e semiotico. I segni e il loro senso sono il risultato di situazioni viventi, di una embolied semiosis. La semiotica allora, con la sua metodica antiseparatista, scruta l’intrico che lega il mondo vegetale, animale e umano, il fondo e la forma, il sensibile e l’intelligibile, il visibile e l’invisibile, assumendo lo stile di pensiero della fisiognomica; diventa semiotica fisiognomica che tematizza la forma e il movimento del segno, ovvero il suo volto.
È questo il filo che attraversa il libro anche nelle sue parti dedicate a Jean Poinsot e a Giovan Battista Della Porta, senza alcuna ricerca di precursori ma con l’intento di ricostruire riflessioni del passato in funzione di problematiche attuali.
Pensa MultiMedia, Lecce-Brescia 2010, pp. 198.
Indice
|
|